È la posizione dell’associazione Ristoratori Veneto & Ho.Re.Ca che tramite un cartello presente nelle attività aderenti suggerirà ai clienti di pagare in contanti.
È scattato l’obbligo per tutti i commercianti di accettare anche i pagamenti con bancomat o carte di credito. «Riteniamo allora che le commissioni bancarie e il canone per il pos vadano aboliti. E nell’attesa inviteremo i nostri clienti a preferire il pagamento tramite contanti». Questa è la posizione dell’associazione Ristoratori Veneto & Ho.Re.Ca., nata a Verona due anni fa e oggi portavoce di migliaia di attività in tutta la regione.
La portavoce dell’associazione Alessia Brescia ha evidenziato: «Il legislatore ci obbliga ad accettare anche i pagamenti elettronici, scaricando ogni costo su di noi. Il pos, di cui tutte le nostre attività erano già dotate, prevede costi molto alti per l’esercente: oltre all’installazione che può arrivare fino a 100 euro e al canone mensile che può variare dai 10 ai 50 euro, ci sono le commissioni, che su un caffè possono toccare l’1.9% e in generale fino al 4%».
L’associazione ha inoltre rimarcato come «il messaggio sulla nuova regola si presta a fraintendimenti: il pagamento in contanti è ancora possibile e tramite un cartello apposito noi inviteremo i clienti a preferire quel metodo, che oltre all’emissione dello scontrino fiscale non prevede ulteriori costi-extra come nel caso del Pos».
Ribadiscono infine da Ristoratori Veneto, riprendendo un problema sollevato già nel 2020, come vada abolita anche «la lotteria degli scontrini: una misura introdotta in piena emergenza per favorire l’uso dei pagamento elettronici tracciabil ma del tutto inutile dal punto fiscale: già con il cashback è disincentivato l’uso del contante».