Nella giornata odierna si è svolta la Conferenza Stampa di Associazione Ristoratori Veneto relativa al nuovo Piano Sosta e ZTL del Comune di Verona. Siamo molto perplessi dal cronoprogramma attuativo del nuovo Piano della sosta presentato dall’amministrazione comunale di Verona e da alcuni punti del Pums del 2020. Ricordiamo che nel frattempo abbiamo vissuto 3 anni di pandemia e conviviamo con una guerra ancora in corso, con gravi ripercussioni economiche sui cittadini e sul comparto ristorazione, oltre un istat sempre in aumento tra il 10 e 12%. Con i dati alla mano ogni volta che vi sono state delle modifiche o limitazioni al traffico si è registrato un calo della clientela veronese nel nostro comparto (vedi eliminazione fascia serale e telecamere in uscita).
Non pensiamo che siano “inutili allarmismi”, visto anche come sono state gestite le concessioni dei plateatici, dove molti esercenti stanno ancora aspettando risposta per le richieste delle concessioni,
restiamo molto perplessi e preoccupati da questo nuovo piano sosta e relativo piano di attuazione. Ma la domanda che spesso ci facciamo é: cosa c’entra il cantiere della città di Nimes con la chiusura della ztl?
E perchè è poco contemplata la parola esercenti o esercizi commerciali?
E’ stato fatto uno studio sulle ripercussioni economiche del centro storico e quartieri limitrofi?
E’ stato fatto uno studio sulle ripercussioni della viabilità dei quartieri confinanti la ztl?
Noi pensiamo che prima di chiudere la Ztl h24 ci sono degli interventi molto più urgenti e necessari per risolvere la viabilità cittadina e rendere più fruibile e sostenibile la viabilità della città antica e del quartieri confinanti come borgo Trento,Veronetta e San Zeno.
Alcune nostre proposte sono:
La costruzione di un parco acquatico a tema Verona potrebbe anche esser una nuova attrazione turistica per la città e non solo. Costruire 2 piani interrati in quello limitrofo a porta Porta Palio Costruire un parcheggio multilivello nella zona ex scalo merci a Santa Lucia. Quest’opera potrebbe esser usufruibile oltre che che per il centro storico e per la fiera, anche per la stazione dell’alta velocità e per lo stadio.) E’ stato calcolato che anche con i parcheggi scambiatori non si riuscirà a soddisfare neanche il 50% della richiesta turistica/locale in alcuni periodi dell’anno.
Noi pensiamo che se solo i primi tre punti vengano realizzati non ci sia più l’esigenza di chiudere la ztl stessa. Si fa presente che negli ultimi anni i residenti sono calati del 20% e non per colpa dell’impossibilità
di parcheggio, ma soprattutto perché gli stessi preferiscono affittare o trasformare le loro proprietà in locazioni turistiche e vivere altrove.
Il diritto al parcheggio non può vincere sul diritto al lavoro.
#iononcisto